L'attuale chiesa dei Caduti ha cambiato nome più volte nel corso dei secoli (San Lorenzo, Annunciazione della Beata Vergine, San Rocco, cappella dei Caduti).
In origine doveva essere la chiesa dei Gesuiti, presenti a Sternatia sicuramente dal XVI al XVIII secolo. All'Interno, sull'altare maggiore, che poi è l'unico altare della Chiesa, opera di Emanuele Orfano di Alessano, risalente al '700, sono scolpite due statue raffiguranti due Santi Gesuiti: San Filippo Neri e Sant'Ignazio di Loyola, fondatore della Compagnia di Gesù, con un libro aperto su cui è incisa la frase : AD MAIOREM DEI GLORIAM.
La tela raffigurante San Rocco, posta sull'altare, è stata donata da Angelo Mastrolia ed è un'opera di Raffaele Maccagnani del 1909. La Chiesa è stata restaurata nel 1929, senza alterare le sue fondamentali linee architettoniche, consolidandone la struttura ormai cadente ed apponendovi al suo interno le lapidi marmoree su cui sono scolpiti i nomi dei caduti sternatesi delle ultime guerre. Una lapide, all'interno, riporta l'iscrizione: QUESTO TEMPIO RUINOSO / GIA SACRO ALLA PACE DEI MORTI / IL PODESTA' ANGELO ANCORA / PER LA PIETA' E LA GLORIA / DEGLI ALTRI MORTI / NELLA GRANDE GUERRA / RESTAURO' / MCMXXIX ANNO VII.
Nei sotterranei di Questa Chiesa esiste una cripta, a cui si poteva accedere da una scala posta sul lato sinistro dell'altare, ma la cui porta d'accesso è ormai murata, adibita a cimitero fino al 1897.